Traduzioni in italiano
Biografia
Il poeta Daniel Rodríguez Moya (Granada, 1976) è una delle voci più importanti nuovi poesia spagnola. Lo scrittore messicano José Emilio Pacheco Cervantes Premio ha definito come "un esempio di
una poesia transatlantico come non si vedeva da un
secolo, in tempi di modernismo."
Difensore di una poesia con un impegno di chiarezza e semplicità
senza trascurare il rigore e lingua letteraria,
è un membro del movimento Poesia di incertezza, che
riunisce poeti spagnoli e latino-americani. Il suo libro più recente è
Le cose dette in silenzio (Visor, 2013).
E 'il direttore del Festival Internazionale di Poesia di
Granada con il poeta Fernando Valverde.
CONSERVATO NELLE TASCHE
Ti dissi che l'oceano
è un minuto azzurro sull'eternità,
un respirare lento,
una breccia nel tempo di chi aspetta.
Tuttavia conservo nelle tasche
un frammento d'abbraccio e di silenzio,
una voce che è il tuo nome,
una manciata d'arena che scivola tra le dita.
Ti dissi che l'inverno
è un cammino bianco ed un andare tra la tiepida luce,
i rumori d'un porto,
il viaggiatore che aspetta gli avvisi.
Tuttavia conservo nelle tasche
il sapore dei manghi e delle susine,
lo sguardo del bimbo,
un tremore come un bacio, un biglietto di ritorno.
(Traducción de Andrea Perciaccante)
MANAGUA, PIAZZA DELLA RIVOLUZIONE
Che fortuna la tua di essere morto Carlos
Fonseca
Gioconda Belli
A Blanca Castellón
Ha un bel vedere il cielo questo pomeriggio di luglio.
Le nuvole non minacciano, ci rispetta la pioggia.
La vecchia cattedrale in piedi come un miracolo
ormai non serve da sfondo ai giornalisti:
Nessuno impone ordini, nessuno alza bandiere.
Gli uomini che riposano sotto i chilamates ,
i bambini avvicinandosi a chiedere spiccioli,
Il calore ed i bus gialli.
L'ambulante di bibite alla fermata,
i tassì incessanti dalla secolare pazienza.
Managua senza canti,
senza inni che ormai sono
vinti spartiti della storia.
Passa un carro da lontano e un viandante ricorda
una grande baccanale da anniversario:
È meglio il silenzio dei sogni che un giorno
sembravano possibili.
Le parole che perdono calore e vita
non servono oggi.
Dico rivoluzione e mi rispondi:
Non altro che un bagliore,
una notte di fuoco, molti anni di fumo.
(Traducción de Andrea Perciaccante)
CAMBIO DI PIANI
Non servono i pronostici accordati
se aprendo la valigia
trovi molti meno bagagli,
un vuoto inaspettato.
Che porta a disfare un libro quasi scritto,
a firmare una fine che inizi un nuovo paragrafo,
ad avere la certezza che è il momento
della fuga avanti,
e di un cambio di piani.
I giorni si succedono come allodole
e d'improvviso uno sparo rompe questo ritmo.
Lo sa nel suo mormorio il vento pomeridiano.
C'è un lago che può riflettere
l'angoscia e la speranza delle sue rive,
di chi ha perso tutto,
di colui che di tutto s'aspetta.
(Traducción de Andrea Perciaccante)
L'ALBERO
Tuttavia mi brucia
la ferita della terra annegata
che attraversavi fino a ieri,
le case e l'odore a fogliame.
La paura che ormai non spaventa i bambini
è un vulcano addomesticato.
La notte si trasforma in continente
e sai che a questo cielo
mancano più stelle che occhi.
Se rifiuti le voci che minacciano il tuo sonno
e scopri che ora
la pioggia è soltanto un pretesto
per vivere un tempo con questo diapason
vedrai che i temporali
io li osservo da lontano,
come si guarda un bimbo e la sua tristezza.
Non temere di dare le spalle alle contraddizioni,
in ciò consiste vivere.
C'è un albero che cresce senza timore dell'altezza.
Abbracciamolo.
Le fronde non impediscono di accarezzare il cielo.
(Traducción de Andrea Perciaccante)
TRAMONTO IN ULLAPOOL
Ci sono coste che disegnano traiettorie,
linee immaginarie di spiagge
sempre invernali, sempre luce opaca,
e l'odore di petrolio che si ostina
in ogni brezza.
Ed è così che le pietre, le castigate pietre,
impararono dall'acqua la sua perseveranza.
E' possibile che il Mare del Nord non distingua
Le luci, le piccole navi intermittenti
nella quiete salata di Ullapool.
Meglio non pensarci.
Mentre tramontiamo,
che la scintilla accesa dell'ultimo minuto
resti nei miei occhi.
Così potrò godere per sempre questa perdita.
(Traducción de Giancarlo Sissa)
GIOCATTOLI ROTTI
Fra i muri bianchi di quella che fu la mia infanzia
si ammucchiano le rovine della felicità,
ingranaggi complessi,
polverosi d'un tempo quasi intatto,
indugiante solitudine dei miei giocattoli rotti.
Tante trascorsero primavere sulla mia pelle ingenua
e quanti giri a vuoto ha fatto la ruota
di quella bicicletta,
scheletro in disarmo che ora dorme
il sonno dell'ingiusto
e della vita certa.
Chi sa ora che questi raggi arrugginiti
girarono alla stessa
velocità d'un sogno.
Impossibile ascoltare la voce del tempo
che è rimasto indietro.
Impossibile correre, sentire sul viso
l'aria tiepida di fine estate,
con meraviglia ancora innanzi al cammino.
(Traducción de Giancarlo Sissa)
BAMBINA CHE SALTA SOTTO LA PIOGGIA
I tuoi cinque anni
di quando saltavi sotto la pioggia d'ottobre,
impararono dopo che la vita
ha la forma di una pozzanghera,
senza limiti precisi e d'oscurità brillante.
I tuoi cinque anni,
che guardavano il cielo vaporoso,
capirono solo dopo
che non erano quelle di Bécquer
quelle rondini che tracciavano
viali oscuri, insonni boulevards,
e mille boschi d'antenne dove cercar rifugio.
I tuoi cinque anni
sono rimasti ormeggiati
nella darsena immobile
di un porto abbandonato:
la memoria.
(Traducción de Giancarlo Sissa)
STAGIONE DI PIOGGE
Ora non temi la notte come quando eri bambina.
Metti in fuga i fantasmi
con naturalezza,
come ogni giorno albeggia.
Anche oggi ha piovuto.
La strada, che è di fango e impronte,
di burrasca che insiste
e scroscia dalle stesse montagne,
si è riempita di pozze.
E' un giorno lavorativo
e per nulla straordinario:
la caduta di un angelo sulla spiaggia,
l'arrivo di John, il marinaio
che promise a Lidia il suo ritorno.
Per un momento volgi lo sguardo,
ti trattieni
in cerca di quel che attende
seduto sotto lo stipite della porta.
Domani tornerai a vedere la pioggia.
E' questione d'abitudine e di pronostici.
(Traducción de Giancarlo Sissa)